Il progetto di quest'anno è ambizioso. Non solo sarà accessibile e replicato nelle province del Friuli-Venezia Giulia grazie al contributo della Regione, ma racconterà una storia friulana tutta da scrivere. È la storia d'amore tra Lucina Savorgnan e Luigi Da Porto, avvenuta nel 1511 e da cui Da Porto prese spunto per scrivere la novella "Giulietta e Romeo". L'opera di Shakespeare arrivò dopo, ma ci detta le regole per lo stesura di questo testo che dovrà essere poetico, forte, e mescolare commedia e tragedia.
L'entusiasmo è tanto perché, da quel poco che si può ricostruire dagli eventi storici, il personaggio di Lucina è veramente tosto.
Visti gli obiettivi dello spettacolo, il laboratorio di quest'anno è incentrato sulle emozioni. La difficoltà maggiore è proprio caricare emotivamente il linguaggio shakespeariano, che suona riflessivo ma parla di sangue, lacrime e a volte è in bocca a personaggi volgari.
L'impegno è davvero tanto e anche i risultati. Arriviamo al Palamostre carichissimi e anche le scenografie fotografiche ci esaltano. Senonché alla prova tecnica perdiamo la concentrazione, e arriviamo a tarda sera che la prova non è ancora finita... Non ci è mai successo! Che fare? Siamo in grado di andare in scena o dobbiamo annullare tutto? Con uno sforzo di volontà, il giorno dopo riusciamo a fare una generale completa e siamo pronti! Il pubblico si commuove, rapito anche dal segnare delle interpreti LIS inserite nella scena.
Ci ritroviamo a settembre per prepararci per la tournée in regione. A Trieste, il Teatro Sloveno è gigantesco ma accoglientissimo. A Pasiano di Pordenone invece il teatro Gozzi è piccolino ma riusciamo ad adattare movimenti e scenografie, e il pubblico ci ringrazia molto calorosamente, specialmente le comunità sorda e cieca che sono intervenute numerose. A Gorizia la sala Bratuz è nuova e bellissima e per una volta riusciamo a prepararci in relax.
Veniamo anche chiamati per la Rassegna regionale di Teatro popolare a Pordenone: il nostro spettacolo ha veramente colpito! Questa volta, non avendo la traduzione LIS, cerchiamo di recuperare quei movimenti ampi che avevamo dovuto contenere per la presenza delle interpreti, ma per riuscirci a pieno ci sarebbe servita qualche prova in più. Nonostante questo e qualche problema con le luci del teatro, anche a questa replica non mancano i complimenti.
È l'ultima, fuori sta nevicando e dobbiamo prendere in fretta la strada di casa. Ci abbracciamo, esausti per questa lunga avventura.
Riceviamo altre richieste di repliche per il 2018, ma gli impegni di tutti ci portano lontano. Vedremo!
Casins!
Un veloce ripasso della memoria e siamo pronti per le repliche che ci stanno richiedendo! In primavera ci esibiamo a Codroipo, ad Attimis, a Spilimbergo, a Martignacco, affinando via via i personaggi e divertendo sempre di più il pubblico. Una calorosa replica all'aperto in estate davanti al castello di Strassoldo, e poi riprendiamo in autunno a Maniago e a Sedegliano.
L'ultima replica è speciale: partecipiamo all'iniziativa Musica senza un senso a Cormons ma alcuni attori della "Giulietta" non possono esserci per l'unica data disponibile, quindi rendiamo accessibile "Casins!". Un gran lavoro che però evidenzia una cosa importante, e cioè la differenza tra uno spettacolo sviluppato fin dall'inizio per l'accessibilità (La Giulietta) e uno adattato in seguito (Casins!).